Caffè in gravidanza: come comportarsi nel primo trimestre
avcomm
2022-05-27 14:55:11
Caffè

Caffè in gravidanza: come comportarsi nel primo trimestre

Caffè in gravidanza, si può bere? Soprattutto nel primo trimestre, è uno degli interrogativi più formulati e ricercate dalle donne che sono in dolce attesa

Se avere un'alimentazione equilibrata e condurre uno stile di vita sano è importante un po' in tutte le fasi della vita, lo è ancora di più durante la gravidanza. L'occhio perennemente puntato sull'ago della bilancia porta molte gestanti a fare in modo naturale scelte che sono per lo più di buon senso, eppure gli interrogativi non mancano. Tra questi campeggia: "Il caffè in gravidanza, soprattutto nel primo trimestre, si può bere?". Il caffè, si sa, ha i suoi benefici ma assunto in quantità elevate può anche dare effetti fastidiosi. Vediamo cosa dicono gli esperti su questo argomento che interessa la maggior parte delle donne italiane (e non solo).

Caffè in gravidanza, il primo trimestre

Il caffè, come il tè, il cioccolato e le bevande tipo cola, rientrano nella categoria delle bevande nervine. Hanno un effetto tonico sul sistema nervoso centrale grazie alla presenza di alcaloidi naturali quali, ad esempio, la caffeina e la teina. Assunti in grandi quantità possono provocare:

  • stati d'ansia
  • insonnia
  • accelerazione del battito cardiaco
  • disturbi gastrointestinali

Diversi studi hanno rilevato che dosi eccessive di caffeina in gravidanza, possono portare a:

  • aborti spontanei
  • parto prematuro
  • basso peso alla nascita
  • obesità del nascituro.

Ciò accade perché la caffeina, a differenza di tante altre sostanze, non viene filtrata dalla placenta. Così, quando le donne bevono caffè in gravidanza lo bevono automaticamente anche i loro bambini. Piccoli i cui organi non hanno ancora la maturità fisiologica per metabolizzare la sostanza. Le catechine, contenute nel tè verde, inoltre, interferiscono con l'assimilazione dell'acido folico. L'acido folico è una sostanza importante per lo sviluppo del feto e le gestanti lo assumono per il primo trimestre della gravidanza sotto forma di integratore. Se vi state chiedendo "Cosa succede se bevo caffè in gravidanza?" sappiate che un suo eccessivo consumo può portare fastidi anche a voi: non è raro riscontrare, nel secondo e terzo trimestre, casi di pirosi gastrica, bruciore all'altezza dell'esofago che può essere associato a reflusso.

Per il caffè in gravidanza la parola d'ordine è moderazione

Tornando alla domanda iniziale, dunque, la risposta di ministero della Salute e OMS, è "Sì ma". Le donne in gravidanza, cioè, possono bere il caffè, anche nel primo mese, ma con moderazione. L'OMS fissa il limite massimo a 300 milligrammi di caffeina al giorno, mentre il ministero della Salute si ferma a 200 milligrammi. A questo punto alla domanda conseguente "Quanti caffè posso bere in gravidanza?" dobbiamo rispondere "Non più di 2". Ogni tazzina, infatti, contiene in media 100 milligrammi di caffeina. Attenzione: questo è il limite massimo di alcaloidi da assumere nell'arco della giornata. Se nel frattempo avete bevuto del te o del cioccolato, questo conteggio non vale più. Fortunatamente grazie alle cialde compatibili farsi un caffè è diventato estremamente pratico e non si rischia di lasciare avanzi che potrebbero indurre in tentazione. Scegliendo cialde compostabili, poi, un momento di pausa può diventare un atto d'amore per il nostro pianeta.

Caffe decaffeinato in gravidanza è meglio?

In genere, per evitare un accumulo di caffeina nell'organismo, si opta per caffè e tè decaffeinati o deteinati. L'assunzione di caffè decaffeinato in gravidanza, o successivamente in allattamento, non è sempre la scelta più saggia. Per ridurre la carica di questi alcaloidi, infatti, vengono usate sostanze chimiche che possono essere rilasciate nell'organismo. A questo proposito, è bene sapere che il caffè passa attraverso il latte materno. Bere troppo caffè in questo periodo potrebbe provocare nel bambino stati di ipereccitabilità e difficoltà nell'addormentamento. Se volete avere notti tranquille distribuite con attenzione le quantità di caffè nella giornata.