Prodotti al Tartufo

Abbinamenti con tartufo: i grandi classici sono solo un suggerimento, per accostamenti più arditi usate la fantasia e il vostro gusto. Il tartufo nero, lo sappiamo, va a nozze con i funghi porcini. Il fortunato abbinamento è un must per primi e secondi piatti dal sapore deciso: tagliatelle, risotti e scaloppine. Altri abbinamenti del tartufo molto noti sono con uova e formaggi. Tagliato in scaglie sottilissime può condire uova in tegame, mentre grattugiato è ideale per le frittate. I formaggi, invece, offrono più varietà. Possiamo trovarne di già aromatizzati, come caciotte o caciocavalli, oppure creare da noi un piatto che li veda insieme. I più adatti sono fontina e toma, leggermente riscaldati su un crostino e cosparsi di piccole scaglie di tartufo. Per far sbizzarrire la fantasia in cucina, in realtà, non è necessario avere del tartufo fresco ma si può optare per la crema di tartufo e, in alternativa, un olio o una maionese (magari vegana) aromatizzati. Basta una piccola quantità per dare aroma a piatti semplici e veloci.

Tartufo pulizia e conservazione

Il tartufo nero, di cui esistono diverse specie più o meno pregiate, è un fungo sotterraneo. Deve le sue caratteristiche organolettiche alle piante vicino alle quali cresce. Ha una forma tondeggiante piuttosto regolare e la sua grandezza può variare da quella di una noce a quella di una patata. Ogni specie viene raccolta in un periodo diverso dell'anno. Per pulire un tartufo occorre usare molta delicatezza. I residui di terreno vanno tolti con un pennellino, deve poi essere lavato con un filo d'acqua e prontamente asciugato con un panno. Il tartufo, sia bianco che nero, può essere conservato in frigo o in freezer. In frigo dura al massimo otto giorni se viene riposto avvolto in un foglio di carta assorbente e all'interno di un contenitore di vetro. La carta va cambiata regolarmente per evitare la formazione di muffe. In freezer, invece, può essere conservato anche un anno. In questo caso, però, è meglio lavarlo e grattugiarlo.